SIMONA FRILLICI
“GIARDINO DI ROSE”
Testo a cura di Mara Predicatori
Installazione di Simona Frillici che ci offre il riverbero poetico delle cose che (forse) non periscono mai
L'intervento artistico di Simona Frillici arricchisce la programmazione di Hortus Artis, un ciclo di 12 mostre in uno spazio delimitato del suggestivo piano ribassato dello studio Tangram, ideato dall’omonima Associazione Culturale. L'Orto dell'arte è un invaso accogliente che vede, di volta in volta, mutare fisionomia grazie all'intervento di un diverso artista. La particolarità della manifestazione consiste in un ribaltamento della consueta logica espositiva. Anziché avere dei curatori che scelgono il lavoro di un artista, ogni partecipante individua il proprio successore stabilendo così una sorta di continuità di visione e interpretazione dell’arte. Solo successivamente è individuato un curatore a scelta dall'artista. Questa sorta di germinazione a catena, vede Simona Frillici selezionata dall'artista atesina Sissa Micheli. La presenterà il prossimo giovedì 5 novembre la critica Mara Predicatori.
L'orto di Simona sarà di fatto un Giardino di rose. Una selezione su 25 pezzi di un intenso lavoro che l'artista realizzò nel 1998. Teche opalescenti che custodivano ciascuna una rosa. Questi contenitori ne restituivano il sembiante impalpabile grazie all'ombra, tracciata a smalto, che si proiettava sulla loro superficie. La cosa e la sua ombra. La presenza e l'assenza. Ciò che (non) è. Quella che potremmo definire una poetica del trapasso. Della traccia resa arte e dunque spazio interstiziale necessario per svelare la realtà delle cose nella loro essenza ideale più che materiale. L'allestimento per Tangram, sarà tuttavia reinterpretato. Attraverso un gioco di ribaltamenti, ulteriori forme di celamento e disvelamento, l'artista sottolineerà maggiormente la dimensione transitoria del reale. E' così che ad essere sottolineata non sarà solo la condizione di trapasso (Tempo) ma di transito (Spazio) di ogni cosa. Per una poetica artistica che intende rilevare l'anima espansa di ciò che appare in una diafana presenza – Mara Predicatori
Profilo Simona Frillici
Simona Frillici nasce in provincia di Perugia nel 1966. Frequenta l’Accademia di Belle Arti a Perugia dove si diploma in Pittura nel 1988. Tra le mostre collettive: nel 2000 è invitata al Premio del Golfo a La Spezia, e nel 2008 alla XV Quadriennale a Palazzo Esposizioni a Roma. Sempre nel 2008 l’editore Damiani pubblica il libro “Simona Frillici- installazioni 2007/1997”. La prima personale è del 1998, quando occupa totalmente dall’interno fino alla vetrina con i suoi Oggetti Muti uno spazio commerciale temporaneamente sfitto nel centro di Perugia. Nel 2011 progetta e realizza tre eventi che indagano approfonditamente lo studio d’artista come “luogo del fare”: Studio d’artista 1, Perugia; Studio d’artista 2, Perugia; Artist’s Studio 3: Permeability and Comradery, Bushwick New York. Sempre nel 2011 realizza il suo primo video Che Cos’è Arte? esposto nello stesso anno a Padiglione Italia Regione Umbria 54° Biennale di Venezia, Palazzo Collicola, Spoleto e al TufanoStudio25 a Milano. Nel 2013 partecipa a una collettiva Drafted alla galleria Schema Projects a New York e, nello stesso anno, un suo progetto è selezionato per realizzare un’installazione site specific dal titolo July 30, 1945 alla SpaceCamp MicroGallery a Indianapolis. Nel mese di maggio 2014 ha presentato i sei video Diario di un artista presso il Kino di Roma. A Novembre dello stesso anno l’intervento site specific all’interno del TufanoStudio25 a Milano,dal titolo Strategia di sopravvivenza.