GINO PREZZOLINI
DECORO ALMENO: LA COSA PIU’ BELLA CHE ABBIA MAI VISTO
Testo a cura di Antonella Pesola
L'intervento artistico di Gino Prezzolini arricchisce la programmazione di Hortus Artis, un ciclo di 12 mostre in uno spazio delimitato del suggestivo piano ribassato dello studio Tangram,
ideato dall'omonima associazione Culturale.
L'Orto dell'arte è un invaso accogliente che vede, di volta in volta, mutare fisionomia grazie all'intervento di un diverso artista. La particolarità della manifestazione consiste in un ribaltamento della consueta logica espositiva. Anziché avere dei curatori che scelgono il lavoro di un artista, ogni partecipante individua il proprio successore stabilendo così una sorta di continuità di visione e interpretazione dell’arte. Questa sorta di germinazione a catena, vede
Gino Prezzolini selezionato dall'artista Carol Wyss.
Gino Prezzolini presenterà un'installazione in progress, frutto della performance partecipata degli spettatori per riempire l’invaso di Hortus Artis di arricciamenti, prodotti da otto rocchetti di nastro da regalo, che andranno progressivamente ad accumularsi finché il gran quadrato sarà completamente immerso nel bianco. Il pubblico sarà dunque partecipe di una gestualità arcaica, come quella di filare la lana, declinata per far lievitare attraverso i riccioli un corpo soffice, espanso e luminoso, che si rivela, a conti fatti, di sola apparente funzione estetica (decoro) da circoscrivere forse in una sorta di schiuma di linguaggio, un bello seduttivo, ma
vacuo, quanto una nullità lungamente coltivata.
La “linea” geometrica che aveva infatti maturato uno sviluppo misurato nell’arte concettuale, non viene più né piegata né curvata, semplicemente si ritorce su se stessa in boccoli.
L’installazione “Decoro, almeno" resterà in mostra ad emergere tra oggetti di solido design distinguendo il tempo passato vanamente a passarlo, illusi di un “fare” sensato. Prezzolini sottintende il precedente titolo "Decoro, almeno un po' di decoro" ed ecco perché nel corso della performance, prendendo le distanze rispetto quanto pure si compie, andrà leggendo il suo racconto "Diffidate della bellezza, ovvero La cosa più bella che abbia mai visto".
Gino Prezzolini ( Romania 1937) Artista visivo operante nel campo della progettazione di eventi artistici, predilige l’installazione, i lavori in situ, le dimostrazioni accademiche, l’arte urbana, come pure, secondo sua definizione, i giochi didattici. Fondatore del gruppo performativo Artisti Innocenti. Degno di nota tra i molti eventi espositivi realizzati “Ricreazione” per il Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma nel 2008. Un suo lavoro segnaletico urbano premia le città per l’etica assegnando loro il riconoscimento con largo anticipo.
Curatrice : Antonella Pesola